Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Perugia, diretto dal Comm. Monica Corneli, sono intervenuti, nel pomeriggio di sabato, presso un bar del centro del capoluogo umbro a seguito di richiesta di intervento pervenuta tramite 113 alla Sala Operativa, a causa di una persona in forte stato di ebrezza alcoolica ed agitazione la quale, all’interno dell’esercizio commerciale, aggrediva la barista e degli avventori al fine di consumare gratuitamente delle bevande.
Gli agenti, arrivati rapidamente sul posto, notavano, seduto su una seggiola dei tavoli esterni al bar, il cittadino corrispondente alla descrizione ricevuta e ben noto alle Forze dell’Ordine.
Infatti l’uomo, rivelatosi un cittadino extracomunitario, senza fissa dimora, di origini gambiane di 35 anni, regolare sul territorio nazionale in quanto “richiedente asilo” per motivi umanitari, risulta responsabile di numerosi pregiudizi di Polizia per reati connessi alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, furto, minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale e ubriachezza molesta, messi in atto, in particolar modo negli ultimi due mesi nelle aree cittadine di Fontivegge e del centro storico.
Sin da subito il soggetto, all’approccio degli agenti, dimostrava un comportamento molto aggressivo, urlando ed inveendo contro gli stessi minacciandoli di morte, mimando con le proprie mani il gesto dello strangolamento.
Alla richiesta di un proprio documento di riconoscimento l’uomo aumentava ancor di più la propria aggressività colpendo un operatore che, per fortuna il quale non riportava lesioni.
Condotto in Questura al fine di effettuare il controllo dovuto l’uomo, durante il tragitto e presso gli uffici stessi continuava la propria escandescenza, colpendo brutalmente pareti e suppellettili e continuando a minacciare di morte i poliziotti.
Informato il Pubblico Ministero di turno, il soggetto veniva arrestato per il reato di resistenza, violenza e minacce gravi a Pubblico Ufficiale, e processato con rito direttissimo nella mattinata odierna, al termine del quale l’Autorità Giudiziaria ha applicato la misura cautelare in carcere, presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne, sino al 13 luglio p.v. data dell’udienza.
Un risultato molto importante questo che potrebbe facilitare la strada della revisione dello stato di “richiedente asilo” consentendo l’espulsione dal Paese del criminale.