Per il secondo anno consecutivo il perugino Leonardo Cenci, presidente dell’Associazione Avanti Tutta, è riuscito nell’impresa di partecipare alla Maratona di New York. Nonostante il cancro, il runner ha concluso la gara battendo il record fatto registrare lo scorso anno: grazie al tempo finale di 4 otre, 6 minuti e 16 secondi.
Per festeggiare l’impresa Cenci è stato ricevuto dal sindaco Andrea Romizi, alla presenza del Presidente del Consiglio comunale Varasano, del vice sindaco Barelli e degli assessori Casaioli, Prisco e Wagué questa mattina nella sala dei Notari di palazzo dei Priori. Presenti in sala anche i consiglieri regionali Casciari, Leonelli e Squarta.
“Ci tenevamo molto – ha sottolineato il sindaco Romizi accogliendo Cenci – di dare a te ed alla tua squadra il bentornato dopo l’impresa di New York. So che quella negli Usa è stata un’esperienza superlativa in cui Leonardo, anche questa volta, non si è regolato: non solo ha concluso la maratona, ma addirittura ha battuto nettamente il record della scorsa edizione.
Il tempo finale rappresenta un risultato che ritengo non comune, ma degno di un campione.
Come Amministrazione e come Perugini ti vogliamo bene perché ormai la città ti segue sempre con maggiore affetto”.
Il microfono è quindi passato ad un travolgente Leonardo Cenci per ripercorrere le tappe di quella che ha definito “l’esperienza più bella vissuta nei suoi 45 anni di età”.
Tutto parte – ha ricordato Cenci – dall’impresa dell’anno scorso, quando il runner perugino partecipò alla sua prima maratona di New York. In quell’occasione il presidente del Coni volle fargli conoscere il console italiano a New York; l’incontro fu di grande successo e diede il via ad una positiva collaborazione sfociando nell’idea di “sfruttare” la trasferta americana per promuovere l’Umbria negli Usa specie alla luce delle criticità conseguenti al terremoto.
Da quel momento è partita una nuova sfida che Cenci, come da sua tradizione, ha affrontato con la massima tenacia per dimostrare che, grazie all’impegno, tutto si può fare.
La preparazione per la maratona 2017 è iniziata quindi fin dal mese di febbraio ed ha portato alla costituzione di un vero e proprio team. Una squadra che ha rappresentato egregiamente l’Umbria negli Usa, facendo conoscere la nostra regione in diverse occasioni, come cene di gala e presso l’Enit, anche attraverso la proiezione di un “documentario” realizzato nei luoghi dell’Umbria durante gli allenamenti.
“Questa esperienza di allenamento mi ha fatto capire quante cose belle ci siano a Perugia ed in Umbria; proprio per questo dobbiamo essere noi cittadini, per primi, a far ripartire col nostro impegno la macchina, restando nelle nostre terre e non scappando da esse. Perché i nostri territori sono ricchi di eccellenze che altrove ci invidiano e che hanno strabiliato gli americani. Questo per me è stato un motivo di grande soddisfazione”.
Intanto il runner non si ferma: grazie alla collaborazione con il console italiano in Usa, Cenci sarà testimonial della “Italy-run”, corsa di 5 chilometri che si terrà il 3 giugno a New York cui possono partecipare solo gli italiani residenti nella città americana.
Le emozioni principali nel racconto della gara.
“Quando ho udito lo sparo che dà il via alla competizione – ha riconosciuto Cenci – ho provato una incredibile emozione e sono stato scosso dai brividi. Per tutto il corso della gara mai ho pensato di non portarla a termine, nemmeno dopo la crisi del 37° chilometro. Perché proprio in quel momento, così difficile, ho percepito distintamente tutto l’amore ed il sostegno dei tanti perugini che mi hanno appoggiato in questi anni. Ciò mi ha spinto ad andare senza sentire la fatica e senza curarmi delle difficili condizioni atmosferiche.
Ciò che mi rimarrà di questa esperienza unica è un messaggio: ossia di come sia possibile, grazie all’impegno, fare qualcosa a cui tieni veramente. Vorrei che questo messaggio venisse recepito da tutti unitamente ad un appello: la salute è una grande fortuna e va sempre apprezzata senza considerarla come un qualcosa di scontato. Io so di aver un “brutto male”, ma combatterò sempre per sconfiggerlo”.