Tre perugini sono accusati di aver truffato un istituto di credito francese, la Banca popolare Cotte d’Azur. Per interrogarli è stato spiccato un ordine di indagine internazionale. Gli imputati sono due perugini e un bulgaro residente nel capolugo umbro, indagati per truffa a un istituto di di credito francese dalla Procura della Repubblica transalpina.
Secondo l’inchiesta hanno prodotto falsi documenti ottenendo finanziamenti per l’acquisto di beni immobili in Costa Azzurra. Il Giudice d’istruzione del Tribunale di Grande istance di Grasse ha emesso un ordine di indagine europeo finalizzato all’interrogatorio dei tre.
I tre un 42enne, un 46enne e un 50enne sono indagati “per aver presentato falsa documentazione relativa a dichiarazioni dei redditi, buste paga e estratti conto bancari”. Hanno “indotto così in errore” – è la tesi del pubblico ministero francese – i funzionari della banca che hanno provveduto a erogare i finanziamenti per l’acquisto e la ristrutturazione dei beni immobiliari della società, “procurandosi l’ingiusto profitto derivante dalle somme erogate”.