“Non una celebrazione semplicemente rituale, ma ricordo e attualizzazione degli insegnamenti della storia. Il Giorno della Memoria è questo. È scoprire, riscoprire, trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, e rendere attuale il significato di quanto accaduto”.
È quanto ha affermato la presidente della Regione Donatella Tesei, che ricorda come proprio “il 27 gennaio del 1945 si aprirono le porte di Auschwitz e fu mostrato al mondo cosa avveniva in uno dei più noti campi di concentramento nazisti. È necessario non far calare il sipario sul passato, condannare con convinzione la Shoah, onorare la memoria delle vittime, ricordare i rastrellamenti nelle città. Non possiamo dimenticare e dobbiamo continuare a fare quanto possibile, ciascuno nel ruolo che ricopre, affinché quell’orrore – ha concluso la presidente – non si ripeta in nessuna forma”.
Sul delicato tema della Giornata della Memoria è intervenuto anche il presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, il quale ha ricordato che: “Nel 2005 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito questa celebrazione per commemorare le vittime dell’olocausto affinché, nell’inevitabile cambio generazionale, resti alta l’attenzione su quella tragedia perché non si ripeta mai più.
Conoscere quindi è antidoto indispensabile tanto più oggi che, anche attraverso i social, appare evidente e preoccupa il rigurgito di odio e di negazionismo di quanto avvenuto. La “malattia dell’oblio” viene definita che sembra stia interessando il 15 per cento della popolazione italiana”.
“Perdere la memoria – ha commentato Bacchetta – sarebbe come far morire un’altra volta le vittime della shoah e con l’oblio far riemergere sentimenti di antisemitismo, razzismo e pregiudizio.
Per questo coinvolgere i giovani attraverso le scuole, la visita dei musei, dei memoriali della shoah e dei lager è fondamentale perché solo attraverso la conoscenza non si banalizza né si dimentica quanto avvenuto meno di 80 anni fa nella civilissima Europa.
In tempo di Covid non potremo celebrare adeguatamente questa Giornata, ma grazie alle scuole, che ringrazio per l’impegno messo comunque in campo, ai mezzi di comunicazione e alle tante iniziative in programma avremo modo di ricordare. Attraverso collegamenti online sarà possibile partecipare alle tante iniziative che anche le scuole della Provincia di Perugia hanno organizzato. Un pensiero grato va alla senatrice a vita Liliana Segre che, sopravvissuta ai lager, testimonia costantemente la necessità di non dimenticare anche attraverso un filmato dedicato ai giovani”.
“Infine mi piace sottolineare – ha concluso il presidente della Provincia – che nel “Giardino dei Giusti” di Gerusalemme è ricordato il nome di 297 italiani, alcuni di loro sono noti come Gino Bartali, altri appartengono a persone comuni che si ribellarono alle leggi razziali del 1938 e, mettendo a rischio la loro vita, salvarono molti ebrei destinati ad una fine atroce. Ecco quelli sono gli italiani a cui i nostri giovani e noi tutti vogliamo e dobbiamo somigliare perché il mondo sia un luogo dove tutti abbiano il diritto di vivere in pace e fratellanza”.