In 16 della Gesenu, Gest, Tsa sono stati chiamati a rispondere dell’accusa di aver gestito illecitamente i rifiuti dell’Ati2 e, oltre alle responsabilità giudiziarie, vi sono ingenti richieste di risarcimento.
I Comuni ammessi come parti civili sono dieci del Trasimeno, alcuni della Media Valle del Tevere, Corciano e anche Perugiai. Ad un calcolo sommario fatto dalla Procura, le amministrazioni servite dalle aziende finite sul banco degli imputati avrebbero pagato circa 25 milioni di euro a Gesenu e Tsa per “servizi di trattamento e recuperi in reltà mai effettuati”.
A questi, si devono aggiungere i 18, chiesti dai 323 residenti nella zona di Pietramelina e dai soci del “Comitato inceneritori zero”. Accanto a loro, la Federconsumatori di Sandro Petruzzi sollecita l’abbattimento del 20% nelle bollette per i prossimi cinque anni. Legambiente chiede 100 mila euro, mentre il Movimento difesa del cittadino e il Wwf 50 mila euro.
Le parti civili sono assistite, tra gli altri, dagli avvocati Emma Contarini, Valeria Passeri, Luca Gentili, Massimo Degli Esposti e Giovanni Zurino.