Di Bruno di Pilla.Salesiani perugini in festa domenica 2 febbraio. Presso lo storico istituto di viale Pellini si celebra l’annuale ricorrenza di San Giovanni Bosco, l’educatore per eccellenza dei giovani, oggi più che mai bisognosi di crescere secondo i principi enunciati dal filosofo stoico Seneca nelle lettere a Lucilio: “honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribùere”.
Vivi onestamente, non nuocere al prossimo, rispetta e riconosci gli altrui diritti. A ribadire con forza questi basilari concetti, in una società sempre più insidiata dai dèmoni dell’egocentrismo, della corruzione e della capillare diffusione di droghe spesso letali, accorreranno le massime autorità regionali, che faranno quadrato attorno al folto nucleo di sacerdoti, cooperatori salesiani ed ex allievi diretto da don Giorgio Colajacomo. Saranno infatti presenti a San Prospero non solo il Vescovo di Perugia, Cardinale Gualtiero Bassetti, che celebrerà Messa alle 12 nella palestra dell’istituto, ma anche il Sindaco Andrea Romizi, il Presidente della Regione Donatella Tesei, il Rettore dell’Ateneo Maurizio Oliviero, la Prorettrice dell’Università per stranieri Donatella Gambini. Alternandosi al microfono, i relatori inviteranno la gioventù di questo tormentato XXI secolo a riscoprire il valore del celebre motto ottocentesco coniato da don Bosco: “Siate buoni cristiani ed onesti cittadini!”. Mai si era verificato, negli anni scorsi, un così ampio coinvolgimento di politici ed esponenti della cultura. A provocarne la crescente mobilitazione non sono soltanto fenomeni religiosi per loro stessa natura inquietanti, come la progressiva chiusura di chiese e seminari, ma il più generale allarme destato dal riemergere, fra le nuove generazioni, di temibili flagelli che sembravano ormai debellati: intolleranza, razzismo, antisemitismo, violenze di vario genere, esasperato individualismo, crollo demografico. Proprio per reagire a queste drammatiche emergenze si coalizzano uomini e donne di buona volontà, credenti e non, religiosi e laici, tutti profondamente turbati dai foschi presagi che aleggiano sull’umanità del Terzo Millennio. Così i discepoli di don Bosco, per buona sorte ancora numerosi in ogni parte del mondo, chiamano a raccolta chiunque sia disposto ad offrire contributi e personali servigi a chi, giovani in primis, necessita di maggiori attenzioni in un tessuto sociale caratterizzato da diseguaglianze e miserie non solo spirituali. Per la cronaca, la concelebrazione eucaristica di mezzogiorno, presieduta dal Vescovo, sarà seguita dalla tradizionale agape fraterna nel salone dell’istituto. Durante il pranzo molto si parlerà delle multiformi attività scolastiche ed oratoriane, nonché dell’ormai prossima celebrazione, nel 2022, del secolo di vita dell’opera salesiana nel capoluogo regionale. L’excursus partirà dalla memorabile epopea del Penna Ricci di don Arturo Caria, in Corso Garibaldi, per protrarsi fino ai giorni nostri.