Per i suoi 25 anni di episcopato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, ha ricevuto una lettera di Papa Francesco nella quale gli esprime “affetto” e vicinanza in occasione della celebrazione avvenuta nella cattedrale gremita di fedeli e di sacerdoti provenienti da Umbria e Toscana.
“Mi congratulo con te, venerabile fratello, che, ‘fondato nella carità’, unisci all’amore di Dio la cura del prossimo, e al desiderio di giustizia la virtù della misericordia” ha scritto Papa Francesco, nella lettera resa nota dalla diocesi perugina. “E queste qualità, che ritengo fondamento di ogni vera sollecitudine sacerdotale e della mia stessa sollecitudine pastorale – ha aggiunto -, riconosco con gioia particolare a te.
Con questa Lettera ti esprimo i sensi del mio affetto”.
“Le mie braccia sono oggi più deboli e le forze diminuite, ma i palpiti del cuore, per voi e tutta la nostra gente, sono gli stessi” ha quindi detto Bassetti nella sua omelia.
Come riporta il sito www.ancoraonline.it (di cui è stata utilizzata la foto del cardinale) “Anche oggi mi sento di ripetere quello che dissi quando fui creato cardinale cinque anni fa: continuo a sentirmi il solito due di bastoni giocato dal Signore. Dovevo essere vescovo emerito da più di due anni, e invece sono ancora qui”. Lo dice il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, nel giorno in cui celebra i 25 anni di episcopato: “La vocazione non è un fatto storico ma dinamico. È la molla che aiuta a superare tutte le difficoltà. Il mio episcopato è sub tutela Matris. L’8 settembre 1994 sono stato consacrato vescovo a Massa Marittima-Piombino. Il 21 novembre 1988 nominato vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, una diocesi a valenza mondiale, come diceva anche il card. Re, per via de La Verna, di Camaldoli e di Cortona. E il 16 luglio 2009, Madonna del Carmine, sono diventato vescovo di Perugia”. Quanto alle difficoltà incontrate lungo questo quarto di secolo, il card. Bassetti conclude: “Le croci che affrontiamo ogni giorno sono fatte così: via via che passano, rimane soltanto il sapore della resurrezione”.