Dai 73,84 kg del 2018 ai 163,15 del 2019: sono aumentati del 120,96% i quantitativi di droga sequestrati in Umbria in un anno. Il sesto incremento più alto d’Italia, dove la media è addirittura un calo del 55%.
E’ scritto nell’ultima relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Ministero dell’Interno. Il dato è relativo a tutte le attività di polizia portate a termine su base regionale.
L’aumento dei sequestri arriva a fronte di un calo delle operazioni portate a termine (da 369 a 276, -25,20%) e delle persone denunciate (da 602 a 438 -27,24%).
Segno che gli stupefacenti continuano a girare e essere venduti nel cuore verde, in particolare nella provincia di Perugia, dove si concentra il 66,30% delle operazioni.
Tra le droghe il peso e l’incremento maggiore è addebitabile alla marijuana, passata da 14,91 kg intercettati nel 2018 contro i 126,03 del 2019 (+745%). Calano eroina (-15,69%) e hashish (-42,62%).
Resta alta la quota degli stranieri denunciati: sono il 77,62% del totale (304 su 438) a fronte del 39,44% della media nazionale. Crescono i deferimenti all’autorità giudiziaria per albanesi (da 111 a 116, +4,50%) e marocchini (da 46 a 51, +10,87%), a fronte di un crollo di nigeriani (da 111 a 38, -65,77%) e tunisini (da 53 a 32, -39,62%).
Gli italiani passano da 173 a 134, restando in testa nella classifica per nazionalità. In calo i decessi, da 11 del 2018 a 8 del 2019, (-18,18%), tutti concentrati nella provincia di Perugia. Il decremento tuttavia non risolve l’alto impatto che continuano ad avere le overdosi mortali rispetto al numero degli abitanti e più in generale del fenomeno del traffico e dello smercio di stupefacenti: i 9 morti corrispondono al 2,41% del totale nazionale, mentre l’incidenza percentuale degli altri indicatori sul totale nazionale è di molto più bassa: in Umbria nel 2019 si è svolto l’1,07% delle operazioni antidroga svolte sul territorio nazionale e l’1,25% delle persone segnalate all’autorità giudiziaria. Il fenomeno che ha riscontrato il maggiore aumento, ossia i sequestri, rappresenta in Umbria lo 0,39% delle sostanze “sigillate” da tutte le forze di polizia nel Belpaese.
Il numero delle operazioni nel 2019 è il più basso degli ultimi dieci anni. I due picchi in Umbria sono stati registrati nel 2011, con 422, e nel 2012, con 415; quelli minimi appunto nell’anno in esame, con 276, e nel 2015, con 282.
Tornando ai sequestri, rispetto al 2018 oltre all’incremento della marijuana (+745,05%) c’è stato anche quello di piante di cannabis (+248,68%), di droghe sintetiche in polvere (+51,35%) ed eroina (+35,53%). Il sequestro più rilevante, 27 kg di marijuana, è avvenuto a Corciano nell’agosto 2019.
Le denunce hanno riguardato per il 91,10% il reato di traffico e spaccio e per l’8,90% quello di associazione finalizzata al traffico. In provincia di Perugia è stato registrato il 65,75% delle segnalazioni all’autorità giudiziaria effettuate a livello regionale e il 34,25% in quella di Terni. Nell’ultimo decennio i valori più consistenti sono stati osservati nel 2010, con 978, e nel 2011, con 791; i dati più bassi nel 2013, con 432 e nel 2019, con 438. I minori denunciati per droga in Umbria sono stati 13, dei quali cinque sono stati arrestati. Di questi, sette (53,85%) sono di nazionalità straniera, in particolare albanese, romena, peruviana, marocchina e tunisina. In Umbria è stato registrato il 76,92% del totale dei minori denunciati per traffico e spaccio di hashish e il 23,08% per la cocaina. Anche in questo caso c’è stato un calo del 59,38% dei minorenni denunciati. Si è passati dai 32 del 2018 ai 13 del 2019. Il dato è sempre quello: operazioni e denunce calano, i sequestri aumento. Segno che gli interventi sono più mirati ma anche che i quantitativi smistati in Umbria sono sempre alti, rispetto alle dimensioni della regione.