Di Bruno Di Pilla – Sono nervosi, i commercianti di Via dei Priori. A provocarne un innegabile disagio psichico (eufemismo, per non dire inquietudine e rabbia) sono gli imminenti lavori di ristrutturazione della scala mobile che, da via Arturo Checchi e Viale Pellini, serve la storica strada dei Decemviri perugini, pullulante di negozi e locali merceologici di varia natura. In effetti, è antiquato e fatiscente il percorso meccanizzato, risalente agli anni Ottanta del secolo scorso, con l’Amministrazione comunale che ne ha già programmato un’integrale metamorfosi.
Le opere d’ampliamento e riconversione dovrebbero iniziare nel prossimo mese di aprile e concludersi, secondo le previsioni dei tecnici, verso la fine del 2019 o, nel peggiore dei casi, nel primo semestre dell’anno successivo. Per gli esercenti sono guai. Hanno già subìto un drastico calo del volume d’affari per il complicato restauro della pavimentazione del tratto superiore di via dei Priori, d’altronde perfettamente riuscito, ed ora temono che gli ulteriori interventi paralizzino l’accesso di clienti ed ogni traffico pedonale, costringendoli a lunghi digiuni in fatto di vendite.
Non hanno torto, malgrado l’improrogabile necessità di un ammodernamento della struttura. “Ci aiutino almeno con strategie alternative – affermano in coro Angelo Papalini e Gualtiero Terradura, proprietari del bar dell’Accademia – che potrebbero consistere in servizi gratuiti forniti da mini-bus e navette in partenza dalla stazione Minimetrò della Cupa e dal parcheggio di Viale Pellini”. “Altrimenti – aggiungono preoccupati Armando Bucaioni e Francesco Massetti, titolari del market “Il Parma” – chi avrebbe convenienza a scendere fin qui da Corso Vannucci per effettuare acquisti? Dovremmo contare esclusivamente sui pochissimi residenti, dal momento che solo infaticabili maratoneti in ottima forma affronterebbero a piedi i tornanti di Via della Sposa o, addirittura, la ripida scalinata della Canapina”.
Anche l’edicolante Riccardo Cerami, la corniciaia Carla Romolini, il macellaio Renato Pierini, il tabaccaio Andrea Cotichelli, l’acconciatore Franco Pompei ed i venditori di elettrodomestici Paolo, Massimo e Roberto Marucchini si mettono le mani fra i capelli e paventano tempi di vacche magre, se non addirittura scheletriche: “C’è già chi sta pensando di trasferirsi altrove – riferiscono senza giri di parole – mentre noi, che siamo qui da una vita e non abbiamo alcuna possibilità di levare le tende, dobbiamo rimanere e sperare che il Comune non ci abbandoni”. Facce cupe, in via dei Priori. Sarà bene che gli amministratori dell’omonimo e sovrastante Palazzo ne tengano conto.