In Umbria i reati degli stranieri sono sopra la media nazionale.
È quanto emerge dalla “relazione sull’attività delle forze di polizia sull’ordine e la sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata” trasmessa dalla Camera dei Deputati nel gennaio scorso dal Viminale.
Furti, rapine, spaccio e omicidi compiuti da cittadini con nazionalità straniera hanno un incidenza del 34,9% . Il dato, seppur inferiore a quello del 2015, è di parecchio superiore alla media nazionale. Ad essere preso di mira è in particolare il capoluogo di regione che conferma la presenza di svariati gruppi criminali che spaziano dalla “tratta di esseri umani, alla riduzione in schiavitù di donne e minori per accattonaggio, al favoreggiamento dell’immigrazione e della manodopera clandestina, fino allo sfruttamento della prostituzione”.
Un dato allarmante che si spera possa calare nei prossimi anni.