Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario nazionale Covid, ha fatto visita all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia.
Figliuolo – oltre a partecipare alla cerimonia di inaugurazione del modular hospital di terapia intensiva – ha salutato i militari impegnati a supporto dell’ospedale, il personale sanitario e i rappresentanti istituzionali.
Il generale, insieme al capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, è stato accolto dalle istituzioni civili, militari, religiose, universitarie e dell’azienda ospedaliera.
A palazzo Donini, insieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il generale Figliuolo ha incontrato anche il presidente dell’Assemblea legislativa Marco Squarta, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, e i prefetti di Perugia, Armando Gradone, e Terni, Emilio Dario Sensi. Successivamente il commissario e Curcio hanno incontrato i rappresentanti della task force covid regionale. Oltre alla presidente Tesei erano presenti gli assessori regionali Luca Coletto (Salute) ed Enrico Melasecche (Protezione civile), il direttore regionale salute e welfare Masssimo Braganti, il commissario straordinario per l’emergenza Covid Massimo D’Angelo, e i vertici delle strutture sanitarie regionali.
Vaccinazioni e gestione dell’emergenza Covid in Umbria sono i temi trattati nell’incontro a Perugia.
“Per quanto riguarda il piano vaccinazioni dal 3 giugno – ha detto il generale Figliuolo – si darà possibilità a tutte le regioni e province autonome di aprire a tutte le classi seguendo il piano, utilizzando tutti i punti di somministrazione anche quelli aziendali”.
“Arriveranno 20 milioni di vaccini a giugno se poi qualcuno pensa che ne vuole fare 60 allora mancheranno”: così il commissario straordinario per l’emergenza Covid, rispondendo ai giornalisti durante l’inaugurazione del Modular Hospital con 10 posti di terapie intensive.
Figliuolo ha aggiunto che con la cosiddetta chiamate attiva si punta a “intercettare la restante parte della popolazione” degli over 60 “che ci manca” in modo da “mettere in sicurezza quelle fasce che rischiano più di finire in ospedale o in terapia intensiva”.
«Gli adolescenti li avevo già inseriti nel piano vaccinazioni presentato a marzo» ha detto Figliuolo, al termine della visita al centro vaccinale di Bastia Umbra. «Il piano delle vaccinazioni include anche la classe degli adolescenti, quelli che vanno da 12 a 15 anni» ha ribadito. Figliuolo ha inoltre ricordato che «la popolazione di adolescenti tra 12 e 15 anni è di circa 2 milioni e 300 mila giovani».
Al commissario è stato ricordato che la campagna vaccinale in Umbria ha raggiunto il 44% della popolazione. Una situazione, al momento con dati sopra la media, accolta con soddisfazione dal generale Figliuolo che ha poi ribadito dell’importanza degli accordi con le farmacie e con i medici per la gestione dei vaccini anche in una fase post emergenziale.