Ancora segnali positivi sul fronte contagi in Umbria. Dal 21 ottobre non si contavano così pochi ricoverati per Covid.
Ieri, infatti, secondo la dashboard della Regione, nelle corsie riservate ai contagiati c’erano 170 degenti. Il giorno precedente erano 193: un calo che riporta l’Umbria ampiamente al di sotto delle soglie critiche.
Di questi degenti, in 24 si trovano in terapia intensiva, comunque 4 in meno rispetto al giorno precedente.
Secondo quanto certificato da Agenas, l’occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte dei pazienti Covid è scesa al 21%, mentre è al 22% quella dei malati ricoverati nelle corsie comuni.
Per quanto riguarda l’andamento della curva, si registra un nuovo calo degli attualmente positivi che scendono a 2.727. Vale a dire 87 in meno del giorno precedente.
In tutto ieri sono stati certificati 131 nuovi casi, a fronte di 3.376 tamponi molecolari eseguiti. Sempre nella giornata di ieri sono stati certificati 215 nuovi guariti, che porta il totale dei guariti dal Covid a 50.776.
Purtroppo va registrato il decesso di altre tre persone. Dall’inizio della pandemia i morti per Covid in Umbria sono arrivati a 1.364.
“La Regione Umbria, da subito, nella gestione dell’emergenza sanitaria, ha avuto particolare cura della popolazione anziana e dei soggetti fragili e, seguendo le indicazioni nazionali, ha vaccinato per primi proprio i cittadini che rientrano in questa fascia della popolazione”: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute e al Welfare, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione epidemiologica umbra.
Erano presenti oltre all’assessore Coletto, il direttore regionale Massimo Braganti, il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, gli amministratori di Umbria Salute e Umbria Digitale, Giancarlo Bizzarri e Fortunato Bianconi, i dottori Carla Bietta e Mauro Cristofori, del Nucleo epidemiologico regionale.
“L’Umbria conta una percentuale elevata di anziani – ha detto l’assessore – e, in questo momento, abbiamo dato una risposta importante proprio a questi soggetti. Una regione con una forte componente anziana della popolazione, sicuramente dimostra che ha saputo dare risposte importanti sul fronte della sanità e della cronicità aumentando la prospettiva di vita”.
“E proprio ai soggetti estremamente vulnerabili, come già anticipato la scorsa settimana – ha proseguito l’assessore Coletto – nelle due domeniche del 9 e 16 maggio, verranno anticipati i circa 11 mila cittadini già prenotati a giugno”.
L’impegno è stato esteso anche per permettere agli ospiti delle Rsa di ricevere le visite dei parenti.
In proposito l’assessore ha sottolineato che “abbiamo lavorato da tempo, prima nella commissione sanità delle Regioni e poi in Conferenza Stato-Regioni, per realizzare questo obiettivo, che è un atto dovuto”.
“I dati confortanti e la campagna vaccinale – ha proseguito – ci consentono finalmente un cambio di prospettiva per poter far riabbracciare in sicurezza i figli e i genitori”.
“Ora – ha concluso – attendiamo l’ordinanza del governo. Ormai da troppo tempo, i nostri anziani si vedono negare anche la possibilità di scambiare due parole con i propri cari”.
In vista del fine settimana il direttore regionale alla Salute e Welfare, Massimo Braganti, ha posto l’accento sul rispetto delle regole “fondamentali” per contenere il contagio: “Sono tre – ha detto – le regole fondamentali. Quindi, distanziamento, mascherine e lavaggio delle mani. Ho visto dai giornali e di persona gruppi di ragazzi senza mascherina. L’invito è ad adottare un comportamento responsabile da parte di tutti”.