Non passerà impunita la violenta rissa avvenuta nella notte fra venerdì e sabato scorso, davanti alle scalette del Duomo nel cuore di Perugia. La polizia di Stato ha avviato l’indagine e sta identificando i soggetti che hanno preso parte allo scontro ripreso via cellulare dagli avventori della movida. Sulla rissa di piazza Danti sta indagando la squadra mobile della questura. Il video è stato vivisezionato dagli uomini di Carmelo Alba, che avrebbero già individuato una decina di persone, tutti giovani e residenti in città, responsabili del caos che ha indotto ad una dura presa di posizione del sindaco Romizi, che con un’ordinanza immediata ha chiuso tutti i locali del centro dalle 21, ristoranti esclusi (a cui è però stato imposto il solo servizio al tavolo con divieto di asporto), con divieto di vendita e consumo di superalcolici. Provvedimento valido in centro storico e a Fontivegge.
Previsto anche l’obbligo di mascherine “in tutti i casi di stazionamento dei fruitori delle vie e delle piazze interessate”.
Sabato notte sei pattuglie hanno presidiato le aree più sensibili.
Con gli agenti di Polizia davanti alle scalette della Cattedrale, con la sanificazione attuata a più riprese anche per impedire alle persone presenti in centro di sedersi e assembrarsi.
Presenti anche Carabinieri in piazza IV Novembre e piazza Danti.
Con Polizia locale in pattugliamento continuo, insieme alla guardia di finanza, tra centro e stazione.
Non si sono registrare criticità, se non qualche assembramento a Fontivegge.
Domenica sera stesso assetto.
Peraltro si cerca di fare chiarezza anche sull’aggressione di un ragazzo di 19 anni picchiato a piazza Grimana. La polizia sta cercando di capire se c’è un nesso tra la rissa a un passo dal Duomo e l’aggressione che ha portato il ragazzo perugino in ospedale con una mandibola fratturata. Sembra che il giovane fosse in piazza al momento della rissa.
Saranno visionate anche le immagini registrate dalle telecamere del Comune – che riprendono piazza Iv Novembre, nonché quelle degli esercizi commerciali e bar del centro storico.
Gli agenti hanno sentito anche i titolari dei locali più vicini. Nessuna sanzione in vista per i pubblici esercizi.
L’assessorato regionale alla Salute, per bocca del reggente, Luca Coletto, ha assicurato che una volta identificati i soggetti saranno sottoposti a test sierologici come è avvenuto a Gubbio il 15 maggio.