E dunque bisogna pur prenderne atto, con l’avvento del Coronavirus, tra divieti e psicosi si sta fermando l’Umbria.
Gli effetti del decreto del Governo si fanno sentire anche su tutto il tessuto economico della regione. Decine le iniziative annullate, sospese o rinviate.
Sono moltissimi i locali che hanno deciso di chiudere fino al 3 aprile. Data individuata, al momento, come ultimo giorno per le nuove norme in vigore.
A Perugia hanno abbassato le serrande l’Urban, l’Afterlife, il Cantiere 21 e il Vanilla. La stessa decisione è stata adottata anche dal Serendipity di Foligno dal Don Carlos, l’Opificio e il Fedora Disco Cinema di Terni.
Il danno economico, per i locali coinvolti e per tutto l’indotto che generano, è incalcolabile.
Sospese tutte le attività nelle biblioteche di Perugia. I cinema della regione al momento adottano una via di mezzo e decidono di sperimentarla per una settimana. In pratica, per mantenere le distanze di sicurezza, il pubblico verrà fatto sedere su una poltrona ogni tre circa. Per palestre e piscine, ognuno si regola come può: finito accesso indiscriminato ai corsi, obbligo di prenotazione, accesso contingentato alle sale pesi e inviti a non affollare contemporaneamente gli spogliatoi.