Sono state 818 le dosi di vaccino AstraZeneca somministrate a partire dalle 15 di ieri, sabato 20 Marzo, in Umbria (dato raccolto alle ore 19). Le prenotazioni erano 881: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.
“Siamo ripartiti non appena è arrivato il parere positivo di Ema e Aifa – ha detto Coletto – Siamo rassicurati sul fatto che i benefici di questo vaccino siano confermati, come pensavamo, superiori ai rischi. I cittadini umbri hanno dimostrato di credere nell’importanza della campagna di vaccinazione. Ora puntiamo ad accelerare sui tempi di somministrazione cercando di recuperare le giornate perse dopo il blocco. Il vaccino, insieme alle cure – ha aggiunto l’assessore – rappresenta lo strumento più importante per uscire dalla pandemia, però oltre alla qualità del vaccino e alla quantità delle dosi a disposizione, conta la rapidità nel ridurre i tempi di somministrazione, visto che, in questo modo, riusciamo anche a limitare la crescita di varianti”.
E non solo: “Vaccinare – ha concluso – vuol dire salvare la vita di molte persone, evitare di mandare in sofferenza il sistema sanitario, a partire dagli ospedali, nonché dare un nuovo impulso al sistema economico decisamente in sofferenza”.
Complessivamente oggi in Umbria sono state somministrate 1575 dosi di vaccino tra Pfizer, AstraZeneca e Moderna.
Dai dati resi noti dal Ministero della Salute, insieme al Centro nazionale prevenzione malattie, sui decessi delle 33 principali città italiane nel mese scorso.emerge che dal primo al 28 febbraio Perugia è stata la città con il maggiore incremento di decessi in Italia. si tratta di un più 45% rispetto alla media del 2015-2019.
A febbraio sono morte 196 persone, contro una media degli ultimi cinque anni che era di 135. secondo i dati diffusi dalla regione 95 sono causate dal Covid.