Ancora numeri drammatici in Umbria. Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 19 marzo, risultano 395 le persone positive al virus, 61 più di ieri con una crescita del 18% a fronte di 374 tamponi.
Da registrare un altra vittima del Covid-19, un uomo di 86 anni di Orvieto che era ricoverato nell’ospedale di Terni.
Si tratta del settimo decesso in Umbria legato al Covid-19, di cui quattro sono avvenuti nella provincia di Perugia e tre in quella di Terni.
Di questi 395 nella provincia di Perugia i positivi sono 280 e 97 in quella di Terni.
Ricoverati in 99, di cui 73 nell’ospedale di Perugia e 19 in quello di Terni. I ricoverati restano 90, ma crescono da 21 a 24 quelli in terapia intensiva, 13 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 2.566 (274 più di ieri): di questi, 1.847 sono nella provincia di Perugia e 719 in quella di Terni. Altri 90 escono dall’isolamento fiduciario, arrivando a 810, di cui 581 nella provincia di Perugia e 229 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 19 marzo, sono stati eseguiti 2.359 tamponi.
L’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, rende noto che la Giunta regionale ha approvato un atto che definisce la rete di laboratori per la diagnosi del virus Covid-19 su campioni clinici respiratori. «Visto il carattere diffusivo dell’epidemia ed il consistente numero di soggetti in isolamento fiduciario, con un aumento dei casi postivi – ha detto l’assessore Coletto – per accelerare i tempi della diagnosi, svolta sinora esclusivamente dal Laboratorio di Virologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia prescelto come Laboratorio di riferimento regionale, abbiamo ritenuto di allargare la rete attraverso una convenzione con l’istituto zooprofilattico delle Regioni Umbria e Marche. In Umbria inoltre, l’attività di rilevazione della presenza del virus tramite tampone orofaringeo, è svolta anche presso il Dipartimento di diagnostica di laboratorio e immunostrasfusionale dell’Azienda ospedaliera di Terni».