La situazione dei contagi da Covid-19 in Umbria è in leggero aumento.
La percentuale dei casi positivi rispetto ai tamponi analizzati è tornata al 15,2%, il valore più alto rispetto agli ultimi 6 giorni, sceso fino al 12% solo due giorni fa.
I comuni con più di 4mila abitanti che presentano un’incidenza di casi positivi rispetto ai tamponi più alta sono Assisi e Bastia.
Nella giornata di ieri, domenica 15 novembre, si sono registrati 657 contagi su 4329 tamponi eseguiti, con 11 nuovi decessi. Gli attualmente positivi, dopo un apparente calo registrato venerdì 13 novembre, salgono a quota 11mila.
Il tasso di letalità rimane comunque basso, confermandosi uno tra i più bassi di Italia (1,34%).
L’indice di trasmissione (Rt) analizzato venerdì 13 novembre è pari a 1,43, valore compreso quindi tra quelli individuati per il cosiddetto scenario 3 dell’epidemia (1,25-1,5).
I ricoveri sono in risalita: si contano ben 437 ricoverati nelle strutture ospedaliere dell’Umbria (tra cui 125 a Perugia e 117 a Terni). I pazienti ospiti dell’ospedale da campo dell’esercito a Perugia sono arrivati a quota 11.
I pazienti con più di 80 anni solitamente rimangono in ospedale per circa 7,7 giorni, mentre la fascia compresa tra i 40 e i 59 anni per 21. Questo a riprova dell’elevata letalità per i pazienti più anziani colpiti dal virus.
Per quanto riguarda la situazione dei focolai nella nostra regione, l’Istituto Superiore di Sanità ha censito 54 nuovi focolai tra il 2 e l’8 novembre, dimezzati rispetto alla settimana precedente (105).
Tra i nuovi focolai scoppiati di recente si registra la casistica del carcere di Capanne, con 8 detenuti positivi sui circa 360 ospiti della struttura, tutti asintomatici o pauci sintomatici, che si trovano nella sezione penale.
Migliora la situazione del carcere di Terni, che nei giorni scorsi aveva registrato ben 74 positivi e 3 ricoveri. Ora i detenuti che si sono negativizzati sono 31.
Per il Vocabolo Sabbione di Terni erano stati richiesti aiuti e rinforzi immediati anche da parte del Sappe, tramite l’appello del Segretario Generale Capece, il quale, il 10 novembre, aveva chiesto urgenti interventi per contrastare la situazione contagi all’interno del carcere.