Nella giornata di ieri si è svolta una nuova seduta del processo su Concorsopoli, caso divenuto mediatico e che ha coinvolto i più alti vertici dell’Ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia, presso l’auditorium dell’ITET Aldo Capitini, di fronte ai PM Mario Formisano e Paolo Abbritti e al giudice Angela Avila
I due funzionari del Pubblico Ministero hanno proiettato in aula alcuni filmati incriminati, contenenti le intercettazioni degli imputati.
Le intercettazioni da parte della guardia di finanza per scoprire il sistema di concorsi truccati erano iniziate già a gennaio del 2018 e sono proseguite fino a giugno, per poi arrivare agli arresti in aprile 2019.
La più clamorosa delle intercettazioni è quella che ha riguardato Emilio Duca, l’allora direttore generale dell’ospedale perugino, che, il 25 maggio 2018, è stato registrato tramite delle apposite cimici dalla guardia di finanza mentre si rivolgeva alla dirigente Rosa Maria Franconi, dicendo: “il concorso verrà gestito dal sistema nel suo insieme e verrà tutelato chi è dentro al sistema”.
Nella seduta di ieri è stato chiesto dai PM il rinvio a giudizio di 34 indagati, ad eccezione di Serena Zenzeri, oltre al non luogo a procedere per tutte le contestazioni di falso rivolte a Maurizio Valorosi (ex direttore amministrativo).
“Nel periodo in cui gli odierni imputati sono stati intercettati, ovvero da gennaio a giugno del 2018, abbiamo assistito alla manipolazione sistematica di tutti i concorsi banditi dall’ospedale. Non ci risulta infatti che ne siano stati indetti altri” hanno affermato i PM Formisano e Abbritti in aula.
I capi di imputazione riconosciuti ai 39 imputati, sono associazione a delinquere, falsi e abusi di ufficio.
L’ex presidente della Regione, Catiuscia Marini, sarà invece interrogata nei prossimi giorni.
Diamante Pacchiarini (ex direttore sanitario) ha scelto il rito abbreviato, mentre Lorenzina Bolli, Domenico Barzotti e Moreno Conti hanno ricevuto dalla procura l’okay per il patteggiamento.
Venerdì 6 novembre sarà invece il turno della difesa.