I quotidiani stanno diffondendo i verbali degli interrogatori relativi all’inchiesta Concorsopoli, che ha provocato un terremoto politico in Umbria, fino a portare alle dimissioni della governatrice.
Nel Corriere dell’Umbria in edicola oggi c’è la testimonianza relativa all’ex segretario del Pd umbro, Gianpiero Bocci, che il 21 maggio scorso si è fatto interrogare dal gip Valerio D’Andria, alla presenza dei pm, Mario Formisano e Paolo Abbritti.
In quell’occasione Bocci afferma convinto: “Io non ho né sponsorizzato, caldeggiato, consigliato…niente di tutto questo”.
Sul Messaggero oggi in edicola invece vengono riportati altri verbali dove si legge fra l’altro… De Ficchy che chiede: «Presidente, i ritardi c’erano, le nomine… le proroghe c’erano, cioè c’era una situazione di illegalità che si poteva anche percepire chi stava vicino e potevano essere questi ritardi dovuti alle varie pressioni che poteva avere da destra e da sinistra insomma, dalle varie correnti interne al partito». E Marini che risponde: «Ho capito però io sono il presidente della Regione, lo sa su ogni atto quante volte possono arrivare decine di cose, poi una decide con la sua autonomia, con la sua indipendenza e anche con la responsabilità cioè non è che può essere davvero un alibi l’idea che… perché… peraltro perché si dovevano ascoltare alcune persone? Questo non riesco a capirlo neanche io, non è che se io gli chiedevo una cosa, di sapere un’informazione, poteva essere vissuta come una pressione».