di Bruno Di Pilla – Nel solco del proficuo dialogo interreligioso, provvidenzialmente avviato dal Concilio Vaticano II, è in programma oggi a Perugia, alle 17,30, presso il Centro Ecumenico San Martino in via del Verzaro 23, un incontro-dibattito con il Rabbino Cesare Moscati, che intratterrà gli astanti sui contenuti ed i molteplici significati del Libro di Ester. Per la cronaca, questo trentesimo appuntamento perugino del fraterno abbraccio tra Ebraismo e Cristianesimo giunge proprio a ridosso della commemorazione della Giornata della Memoria, che sarà vissuta in tutto il mondo, con profonda commozione, il prossimo 26 gennaio. Rimasta orfana di entrambi i genitori in tenera età, durante l’esilio babilonese del popolo eletto, Ester venne adottata dallo zio Mardocheo e di lei, bellissima ed intelligente fanciulla della tribù di Beniamino, s’innamorò perdutamente il sovrano di Persia Assuero (Serse I), che, senza conoscerne le origini ebraiche, la scelse come sposa, dopo aver ripudiato la regina Vasti.
Avendo appreso dallo zio e padre adottivo che il coniuge Assuero era stato convinto, dal malvagio primo ministro Aman, ad emanare un decreto di sterminio degli Israeliti, perfidamente accusati di tramare contro l’impero, la Regina Ester intervenne con decisione e convinse il marito a smascherare l’autore della menzogna e dell’infame progetto genocida. Aman venne infatti giustiziato tramite impiccagione proprio al palo che lui stesso aveva fatto infiggere per Mardocheo. Da allora ed ancor oggi, nello Stato d’Israele ed in tutte le comunità ebraiche del mondo, si celebra ogni anno la festa del “Purim” (dal termine accadico-mesopotamico puru, sorte), preceduta da un giorno di digiuno. Durante la gioiosa festa delle sorti viene letto il Libro di Ester e, per rammentare le preghiere incessanti e la prodigiosa intercessione della sovrana presso il consorte, il popolo organizza il carnevale dei bambini e varie manifestazioni di giubilo e lodi all’Altissimo. Di questi eventi, databili tra il 480 ed il 470 a. C., nonché della salvezza degli Ebrei in tutto l’impero persiano, parlerà il Rabbino Moscati.
Non a caso anche molti cristiani, nei secoli, hanno voluto che le figlie fossero battezzate con il nome di Ester, le cui suppliche all’Eterno (ed al coniuge Assuero) sono sempre state interpretate come precorritrici di quelle che la Vergine Maria, lei stessa umile ancella del Santo d’Israele, rivolge con insistenza al Figlio Gesù per la salvezza degli uomini di buona volontà. Di questo “cordone ombelicale”, che indissolubilmente unisce tutti coloro che hanno fede nell’Onnipotente Creatore, discuteranno Cesare Moscati, Annarita Caponeri, Presidente del Centro San Martino e docente di ecumenismo presso l’Istituto Teologico di Assisi, e quanti vorranno prendere parte al successivo dibattito, magari per approfondire le proprie radici. L’ingresso è, ovviamente, libero e gratuito.