L’ex governatrice della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è tornata nuovamente in aula ieri, martedì 12 gennaio, per l’udienza preliminare del caso Concorsopoli.
Il suo avvocato difensore, Nicola Pepe, ha dichiarato che: “Catiuscia Marini ha subìto pressioni politiche che l’hanno portata a dimettersi perché non si occupava di politica, ma rivestiva un ruolo di amministratrice di Regione. E anche perché donna. Ci sono stati altri casi, con uomini esponenti delle istituzioni, indagati, a cui è stato riservato un trattamento diverso”.
Nicola Pepe ha poi ripercorso i nove anni di carriera della Marini a Palazzo Donini e ha sostenuto l’impossibilità di tutte le accuse per l’ex governatrice, accusata di associazione per delinquere e rivelazione di segreti di ufficio.
Catiuscia Marini, sentendo l’arringa del suo avvocato difensore, si sarebbe commossa.
La nuova udienza sul caso Concorsopoli, che ha visto il coinvolgimento di 39 imputati, si è svolta presso la sala conferenze del Capitini.
Sempre durante la giornata di ieri, si è tenuta l’udienza per il giudizio immediato dell’ex segretario regionale del Pd, Gianpiero Bocci, difeso dagli avvocati Brunelli e Diddi.
L’inizio dell’istruttoria è stato rimandato al 9 febbraio.