Nella conferenza stampa di fine anno si è fatto il punto sull’attività del 2019 dei carabinieri in Umbria. Un bilancio che ha fatto registrare «un netto calo dei delitti», con una flessione dell’8,6 per cento rispetto al 2018.
Dell’82,4 per cento delle denunce dell’ultimo anno si sono occupati i carabinieri, «perché siamo distribuiti i maniera capillare sul territorio», ha detto il comandante provinciale dell’Arma colonnello Giovanni Fabi.
Perugia e l’Umbria «non sono il far west. Si deve avere pauna, ma nel territorio c’è una qualità di vita altissima» – ha ribadito, parlando anche delle ultime inchieste dell’Antimafia di Catanzaro e Reggio Calabria che hanno evidenziato i tentacoli della ’ndrangheta in Umbria.
«Queste organizzazioni – ha detto il comandante – non hanno il controllo del territorio, qui non si respira il clima di condizionamento che c’è altrove e, solitamente, alle minacce e alle intimidazione qui seguono le denunce».
Diminuiti anche i furti per il 5,8 per cento, anche se in alcune aree del territorio l’allarme resta alto.