Ancora un episodio di violenza in via Mario Angeloni, davanti la stazione di Fontivegge.
Questa mattina uno straniero di colore ha aggredito con pugni i carabinieri che erano intervenuti sul posto. E’ accaduto intorno alle ore 9 davanti l’ufficio postale.
L’africano era stato visto in queste mattine mettersi sempre in coda all’ufficio postale, ed era stato denunciato pochi giorni fa perché sorpreso dall’operatore dell’agenzia One a beneficiare dell’energia elettrica condominiale con una prolunga che collegava la propria abitazione alla rete elettrica del palazzo. Il soggetto occuperebbe l’appartamento senza pagare l’affitto, rimasto privo di tutte le utenze domestiche.
Quando sono intervenuti i militari lo straniero ha tentato anche di fuggire, per poi essere circondato da una squadra di uomini in divisa. L’africano ha anche tentato di colpire con calci e pugni i carabinieri ma alla fine è stato ammanettato e portato alla centrale.
Sul brutto episodio c’è da registrare l’intervento del presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta che in una nota esprime “solidarietà e vicinanza alle forze dell’ordine per lo straordinario lavoro di prevenzione e di garanzia della sicurezza pubblica, in un momento difficile a causa delle limitazioni per il Coronavirus”.
“Nelle ultime ore – spiega Squarta – nel quartiere di Fontivegge a Perugia i Carabinieri sono stati aggrediti con calci e pugni da un uomo nei pressi dell’ufficio postale. Ai militari va la mia solidarietà e il mio personale ringraziamento per il modo in cui stanno gestendo una situazione così delicata in un momento tanto particolare”.
Il presidente dell’Assemblea legislativa ricorda poi come in strada non manchino i problemi: “Nelle ultime ore a Città di Castello un uomo ha aggredito i Carabinieri impegnati nei controlli per il Covid-19 sputando in faccia ai militari. Un episodio simile – avverte – è avvenuto nel Nottinghamshire, in Inghilterra centrale, dove l’indagato è stato immediatamente processato e condannato a 12 mesi di carcere. Un messaggio ‘forte e chiaro’, per usare le parole del giudice”.
Nella nota Squarta evidenzia poi che “la situazione non migliora tra le mura domestiche, in quanto la permanenza forzata delle persone presso le abitazioni private porta con sé un’inevitabile esasperazione degli scontri tra componenti della stessa famiglia. Se è vero – spiega – che in queste settimane di quarantena sono diminuiti i furti e le rapine è altrettanto vero che le nostre forze dell’ordine sono chiamate in continuazione a rispondere a segnalazioni di liti in famiglia, discussioni domestiche, violenze private, denunce per minacce e maltrattamenti”.
“In questa fase delicatissima – conclude Marco Squarta -, le forze dell’ordine, alle quali inizialmente non sono state messe a disposizione neppure le mascherine protettive, svolgono un ruolo primario per il mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico”.