Il consiglio della Camera di Commercio dell’Umbria si rinnova.
Saranno le associazioni di categoria a stilare la lista dei nuovi membri. Per farlo, hanno tempo fino a venerdì 4 dicembre.
La Regione, una volta ricevuta la lista, dovrà verificare la compatibilità dell’incarico e l’eventuale presenza di pendenze.
In seguito a questa verifica, la Presidente Tesei firmerà il decreto che darà luce al nuovo Cda.
Per quanto riguarda i seggi in ballo, tre sono destinati all’agricoltura e saranno suddivisi tra Confagricoltura, Coldiretti e Cia, mentre cinque spettano all’artigianato e cinque all’industria, sei al commercio, due al turismo e uno per le cooperative, uno al settore del credito e uno ai trasporti, cinque ai servizi delle imprese, uno al sindacato (che va alla Cgil), uno alle associazioni dei consumatori (come Codacons e Federconsumatori).
L’unico seggio per le libere professioni è stato già assegnato a Francesco Martella, presidente dell’Ordine degli Agronomi.
Mario Pera, segretario e commissiario ad acta della Camera di Commercio, ha spiegato al Corriere dell’Umbria che, grazie a questo riassetto, “è stato bloccato il turn over, quindi per quanto ci riguarda non abbiamo rimpiazzato 15 posizioni che hanno pesato per circa 485mila euro in tre anni.
Sostanzialmente con la riforma verranno garantiti gli stessi servizi, ci saranno la sede di Perugia e quella secondaria di Terni nelle attuali location, il personale resta lo stesso (circa 90 dipendenti, ndr) perché siamo enti pubblici”.
“Questa riforma – ha evidenziato il segretario Pera – ha il pregio di rafforzare il potere contrattuale dell’ente che rappresenterà 96mila imprese, migliorare le collaborazoni con la Regione e le partecipate ma non porta enormi risparmi perché gli incarichi erano gratuiti; c’era solo un rimborso chilometrico ai consiglieri fuori sede”.