Rinviate a giudizio per abuso dei mezzi di correzione e maltrattamenti le due maestre di una scuola dell’infanzia privata del tifernate. Una delle due è una suora.
Accusate di aver punito senza motivo i piccoli alunni.
Per loro è stato chiesto il rinvio a giudizio nell’udienza preliminare che si è tenuta al tribunale di Perugia. Nel capo di imputazione, che fa riferimento a fatti che si sarebbero svolti fino al marzo 2020, si legge che le educatrici irrogavano “punizioni eccessive” per disciplinare gli alunni, da notare che si tratta di bimbi piccolissimi.
Sono 18 sono i piccoli coinvolti in questa vicenda, a carico dei quali, secondo i genitori che hanno denunciato i fatti, ne sarebbero derivate una serie di “pericoli di malattia” con forme di disagio psichico fino manifestazioni patologiche – diarrea, pianto incontenibile e sindrome da stress.
I piccoli ospiti dell’asilo sarebbero stati “tenuti in isolamento e attesa in piedi per lungo tempo, anche in stanze al buio o nei bagni ”.
Ma anche schiaffi sulla bocca dati fino a far sanguinare le labbra, forchette premute sulle manine fino a lasciare il segno, per quel cibo spinto giù in gola fino ai conati di vomito adesso dovranno rispondere dinanzi a un collegio di giudici.
Bersaglio dei comportamenti risulta anche essere stata una ragazza affetta da disabilità. Secondo quanto riportato nel capo di imputazione, la ragazza sarebbe stata costretta ad allacciarsi le scarpe nonostante non ci riuscisse proprio a causa dei suoi problemi motori. Non solo, l’avrebbero anche insultata proprio per la sua disabilità. L’inchiesta era partita quando i genitori avevano riscontrato malessere e problemi nei loro bambini.
Le due insegnanti sono difese dagli avvocati Flavio Grassini e Diego Duranti, mentre le famiglie dei piccoli si sono costituite parte civile con gli avvocati Delfo Beretti e Giuseppe De Lio.