La squadra di Polizia giudiziaria del Compartimento di Polizia Stradale per l’Umbria –Perugia, ha concluso un’importante indagine
che ha permesso di individuare e di arrestare, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, in collaborazione con personale del commissariato di Castel Volturno, il cittadino iraniano Ahmadi Kamal, nato il 21/01/1978, ritenuto responsabile del reato di rapina a mano armata commesso l’Agosto 2014 lungo il raccordo “Bettolle-Perugia”, in località Passignano sul Trasimeno.
L’indagine prese spunto dalla denuncia fatta da un cittadino marocchino, abitante a Collazzone, il quale raccontò che mentre era alla guida della propria autovettura, con a bordo il figlio di 10 anni, era stato fermato –sul raccordo – dal conducente di un’autovettura Mercedes di colore blu scuro, a bordo della quale si trovavan un’altra persona; i due simulavano un controllo di polizia. In particolare, uno dei due esibendo un tesserino di riconoscimento, chiedeva i documenti al marocchino e iniziava l’ispezione all’interno del suo veicolo, poi estesa alla sua persona; rinvenuta la somma di 4 mila nella tasca dei pantaloni del perquisito, se ne impossessava, minacciando il malcapitato con una pistola. quindi raggiungeva il complice, che lo attendeva a bordo della Mercedes, con la quale si allontanavano a forte velocità.
Le successive l indagini permettevano di individuare nel cittadino iraniano, materiale esecutore della rapina; a seguito di perquisizione domiciliare eseguita a Castel Volturno , luogo di residenza dello stesso, venivano rinvenuti gli abiti indossati durante la rapina e banconote di vario taglio di nazionalità : americane, cubane, canadesi e polacche.. Ulteriori approfondimenti consentivano di accertare che l’iraniano Ahmadi kamal aveva compiuto un’altra rapina, con analoghe modalità (presentandosi come poiliziotto) sempre nell’agosto 2014 sulla A/14, a Faenza (ra), ai danni di cittadini russi in transito a bordo del proprio veicolo. Il complice dell’arrestato non è stato individuato.. Le indagini sono state coordinate dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Perugia dott. Abbritti; il provvedimento restrittivo è stato emesso dal g.i.p. dott.ssa Brutti.