Anche il Consiglio di Stato dice di no allo studentato Adisu di San Bevignate. Con questa motivazione: “In quel sito non si può costruire una struttura di quella portata”. Come si ricorderà la vicenda va avanti da cinque anni, e ora, con la sentenza non definitiva del 17 settembre, il collegio presieduto dal giudice Sergio Santoro si è espresso a favore del parere della Soprintendenza che “boccia” la costruzione della struttura, contraria ad elementi paesaggistico-architettonici di questa parte della città. Nel parere accolto si dice a chiari note che «dal punto di vista naturalistico del paesaggio, il progetto del manufatto confligge con il sito vincolato».
Ma solo a metà novembre si potrà dire conclusa definitivamente la questione, quando con rito ordinario l’organo supremo di giustizia amministrativa sarà chiamato a dichiarare se quel parere, anche alla luce dei pronunciamenti del Tar e del ricorso dell’Adisu, è annullabile.
Se alla fine non si potrà costruire la casa dello studente si aprirà di conseguenza la partita dei risarcimenti, per primo l’impresa che aveva già speso quasi un milione per la cantierizzazione dell’opera. E a quel punto sarà da vedere chi dovrà risarcire. La Regione, il Comune o l’Adisu?
Ora non resta che attendere la sentenza definitiva.