L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sostiene che nella revisione del contratto di concessione sui parcheggi tra Comune e Sipa del 2017 (quella che sancì le strisce blu a 1,50 euro al giorno e lo sconto sulle tariffe in centro) ci siano “una serie di illegittimità”.
Oltre a “un’errata valutazione dei presupposti e delle condizioni poste a base del riequilibrio del Piano economico e finanziario e della revisione della convenzione” sostiene Anac. E per questo il Comune ha chiesto a Sipa di rivedere la convenzione, affidando ad uno studio legale esterno, con una spesa prevista di oltre 20mila euro, un servizio di supporto giuridico-amministrativo per la revisione del contratto.
Una mossa necessaria perché per dare riscontro all’Anac c’è un limite di tempo (45 giorni dal ricevimento della nota) e servono «competenze molto specialistiche di natura giuridica e soprattutto economico finanziaria in materia di partenariato pubblico privato e analisi dei piani economici finanziari» che il Comune non ha internamente. Il futuro è tutto da definire ma non è da escludere che possano spuntare cambiamenti, forse al ribasso, delle tariffe.
Nel mirino dell’Autorità nazionale anticorruzione, sono finite due revisioni della convenzione originaria fra Comune e Sipa. Convenzione che regola la gestione di tutti i parcheggi a sbarra e delle strisce blu in città.