10 persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per aver truffato centinaia di risparmiatori, alcuni dei quali nelle zone di Allerona e San Gemini.
Le indagini, partite da Ascoli Piceno, hanno portato alla luce la maxi truffa che ha visto il coinvolgimento anche di un imprenditore di 50 anni residente a Orvieto, ma romano di origine.
Nel mirino dei truffatori è finita anche una coppia di anziani, residenti a Orte. I due avrebbero infatti versato ai finti promoter una somma pari a 5000 euro, per quella che si è scoperto in seguito essere nientedimeno che una raccolta abusiva di denaro, eseguita senza nessun titolo abilitativo o autorizzazione da parte delle autorità competenti.
Una maxitruffa pari a 26,5 milioni di euro, di cui circa la metà è stata rimborsata ai risparmiatori.
Quattro le società coinvolte in Italia (Roma, Catania, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto) e cinque all’estero, precisamente negli Stati Uniti, nella Repubblica Dominicana, in Austria e in Nuova Zelanda.
“Buona parte del denaro raccolto – ha dichiarato la Guardia di Finanza – era servito agli stessi organizzatori della truffa per convincere i nuovi investitori attraverso l’ostentazione di strutture societarie impiantate ad hoc nelle migliori zone delle città italiane, dotate di uffici e arredi di lusso, così come altrettanto prestigiose erano le auto con le quali si recavano dai potenziali clienti”.
L’operazione “Santo Domingo” delle Fiamme Gialle ha comportato la confisca, autorizzata dal gip del tribunale di Ascoli Piceno, di beni e valori, tra cui terreni, immobili, gioielli e quant’altro, pari ad un totale di 4 milioni di euro.