La Giunta del Comune di Orvieto guidata dal sindaco Roberta Tardani ha deciso di proseguire con il progetto Sprar, che si occupa dell’accoglienza dei minorenni che sono arrivati in Italia da soli. La delibera è stata approvata lunedì scorso all’unanimità dei componenti della Giunta comunale. Nel 2017 il Comune aveva stanziato la somma di 865mila euro per un triennio da destinare all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Il servizio è stato gestito, da allora fino ad oggi, da una raggruppamento di imprese che era formato dalla cooperativa sociale di Orvieto Quadrifoglio, dall’Arai Solidarietà di Terni e dall’Arci provinciale.
In questi anni il numero complessivo dei ragazzi ospitati è di diciassette, sedici di loro sono stati inseriti nel sistema scolastico, undici hanno svolto tirocinio extracurriculare, due sono transitati nel sistema di protezione Sprar adulti, mentre altri sei hanno trovato un’occupazione all’uscita del sistema di protezione.
Adesso la Giunta Tardani ha deciso di prorogare il progetto, autorizzando la comunità educativa denominata Xenia all’accoglienza di un numero massimo di dieci minori. La comunità Xenia è un servizio residenziale che accoglie ragazzi di sesso maschile di età compresa fra i quattordici ed i diciotto anni ed è gestita dalla cooperativa Quadrifoglio insieme ad Arci Solidarietà ed il comitato provinciale dell’Arci.
I soggetti sono insomma gli stessi del precedente progetto, dal momento, come è stato valutato dalla Giunta Tardani, che il servizio è stato gestito in maniera ritenuta soddisfacente.
Il piano Sprar prevede l’accoglienza dei minorenni in un appartamento di Orvieto nella disponibilità della cooperativa Quadrifoglio. Il Comune, in quante ente capofila della zona sociale, chiederà dunque al ministero dell’interno di proseguire nel progetto anche per il triennio 2020/2023.