In una frazione dell’Orvietano una donna di quarant’anni è stata arrestata dalla polizia postale della Toscana con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di sua figlia, di aver divulgato informazioni finalizzate allo sfruttamento sessuale dei minori e prodotto materiale pornografico realizzato con minori.
Le stesse accuse sono state mosse al padre della bimba, 41 anni, che vive nel grossetano.
Nei guai anche una donna di Reggio Emilia che avrebbe perpetrato le stesse perversioni sulla propria figlia con l’intento di fornire materiale pedopornografico allo stesso uomo.
La madre è stata portata nel carcere di Capanne, il padre era già ai domiciliari.
Si parla di abusi compiuti per oltre tre anni, con immagini e registrazioni poi diffuse attraverso il web ai pedofili di tutto il mondo.
L’altra donna, che abita nell’area di Reggio Emilia, peraltro incensurata come la prima, avrebbe agito per denaro, alcune centinaia di euro per volta.
Le bambine sono state affidate ai servizi sociali e portate in strutture protette.