Dopo una serata di intense discussioni, il Governo di coalizione giallorossa ha dato il via libera al decreto terremoto per le zone colpite dal sisma e dallo sciame sismico del 2016. In sostanza previsti nuovi aiuti alle imprese e la proroga dello stato di emergenza.
Dunque nei Comuni del cratere di Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio sarà estesa la misura Resto al Sud, con incentivi per imprese e privati che decidono di investire in queste aree; inoltre è stato deciso il prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2019.
Tra le novità di maggior rilievo ci sono gli incentivi economici e il regime fiscale di favore per gli imprenditori privati e le imprese che scelgono di rimanere sul territorio. Tra queste la più importante riguarda l’anticipazione del 50% delle spese ai professionisti che investono nelle aree colpite dal sisma e l’estensione del pacchetto di agevolazioni Resto al Sud 2019.
L’obiettivo del Governo è far sì che gli incentivi possano servire a favorire la rinascita dell’imprenditoria locale e a spingere le imprese di altre regioni ad allargarsi nelle zone terremotate.
A questi provvedimenti si accompagnano anche iter più snelli per la ricostruzione – dando la priorità agli istituti scolastici – e per lo smaltimento delle macerie.
Per l’opposizione tuttavia si tratta dell’ennesimo decreto vuoto e salva-apparenze che non affronta in maniera appropriata la crisi socio-economica delle zone terremotate e il pericolo di spopolamento.