Norcia, tutta la Valnerina terremotata e gran parte dell’Appennino umbro-marchigiano che si spinge fino alle zone di Gubbio e Gualdo Tadino si sono risvegliate sotto la neve. Con temperature che sono andate ben al di sotto dei 10 gradi sottozzero. Sul piano del traffico e della viabilità l’Anas ha attivato il piano antineve, insieme alle amministrazioni comunali e provinciali. Già dalla notte i mezzi si sono messi in azione permettendo così di rendere transitabili tutte le principali arterie.
Le precipitazioni più abbondanti, come confermato dal centro funzionale della Protezione civile dell’Umbria, si sono registrate proprio nelle zone colpite dal sisma del 2016, in particolare Norcia, Cascia, Castelluccio. Non vengono comunque segnalati problemi di particolare rilevanza.
Intanto la prima neve è caduta sull’Umbria, sa Gubbio a Spoleto, con metà Umbria che si è svegliata con la neve.
Come previsto dai meteorologi, nelle ultime ore i fiocchi sono caduti in molte zone della regione e sulle 760 casette dei terremotati tra Norcia e Cascia.
Tutto questo mentre la ricostruzione pesante è al palo: su mille pratiche complessive presentate, quelle per “danni gravi” (lettera E della scheda di classificazione) sono cento. Di queste ne sono state autorizzate una decina. I cantieri fatti e finiti sono appena tre.