Il Consiglio comunale di Magione, a fronte di un eccesso di invenduto e di aree edificabili, ha adottato una nuova serie di varianti che portano complessivamente a una riduzione di oltre 6mila metri quadrati di superficie utile coperta, equivalente a quasi 19mila metri cubi, in diverse frazioni.
Il saldo del suolo che da edificabile torna ad agricolo equivale a quasi 7mila metri quadrati, in larga parte concentrati nelle aree di tutela del bacino del Trasimeno.
L’obiettivo è quello di recuperare il costruito ed evitare ulteriore consumo di suolo.