di Alberto Laganà – Si scoprono ora dei retroscena inquietanti sulla liberazione della giovane italiana che vanno bel al di là dei 4 milioni versati ai terroristi. Ora la Turchia, dato che il merito del rilascio è tutto suo e non dei nostri servizi segreti, presenta il conto all’Italia: il pieno via libera italiano alla difesa militare turca del premier di Tripoli, Fayez al Serraj ed anche sulle trivellazioni di gas e petrolio nel Mediterraneo orientale, a cui si oppongono Grecia, Israele, Egitto, Francia ed Emirati Arabi e in cui Roma ha importanti interessi economici.
L’Italia non si opporrà alla presenza militare nel Rojava (il Kurdistan siriano) e nell’area di Idlib.
Riporta Msn notizie che l’”Operazione Romano vuole anche mostrare con forza la centralità di Ankara nel poter parlare con tutti gli attori del mondo islamico, dai Paesi più moderati ai gruppi estremi in molte parti del mondo: in Medio Oriente, Africa, Caucaso e altrove. La trattativa Roma-Ankara, condotta dalla Farnesina segretamente per mesi, segna anche una svolta nel rapporto fra i due Paesi. L’Italia si preparerebbe a rilanciare la candidatura turca all’Unione Europea, e lo farà con un appoggio ancora più forte che in passato. Si intensificheranno gli scambi economici e commerciali e ci sarà spazio per una più forte cooperazione militare e nella lotta comune al terrorismo. E’ in varie direzioni che l’abilissimo Erdogan guadagna, liberando la ragazza italiana”.
Tutto questo perchè non si controllano le Ong, una sorta di Stato nello Stato, che fanno il bello ed il cattivo tempo e rischiano di costarci molto salato.
Quindi non solo 4 milioni di euro regalati ai terroristi per armarsi e continuare a minacciare il nostro Paese, ma tutta la politica estera italiana è ora ostaggio di sconsiderati che si nascondono dietro principi pseudoumanitari. Un bel risultato non c’è che dire.