Accompagnato dal suo medico personale, il primario di anestesia e rianimazione Alberto Zangrillo, Silvio Berlusconi si è recato stamani al San Raffaele di Milano per fare degli accertamenti cardiaci,. L’ex presidente del Consiglio dovrebbe essere sottoposto a degli esami per valutare il battito del cuore, che negli ultimi giorni è stato irregolare: “Stiamo ultimando le ultime verifiche, sarà a breve dimesso -ha detto Zangrillo – è stato un po di stress causato dal coinvolgimento psicofisico degli ultimi 15 giorni”, in cui è stato impegnato nella campagna referendaria.
Si tratta di un breve ricovero in day hospital, che dovrebbe concludersi già in giornata e non destare preoccupazioni, con un controllo del pacemaker che gli è stato impiantato per la prima volta negli Stati Uniti, a Cleveland, nel 2006, e che poi, esattamente un anno fa, è stato sostituito al San Raffaele. Lo stesso ospedale dove il leader di Forza Italia è stato sottoposto lo scorso giugno a un’operazione a cuore aperto, per la sostituzione della valvola aortica. “Siamo di fronte a un macchina di Formula 1: straordinaria, ma che ha bisogno di essere controllata. In questo caso, stiamo facendo un piccolo check ai box”, aggiunge Zangrillo a proposito degli esami a cui l’ex Cavaliere è sottoposto.
Gli accertamenti si sono resi necessari a causa di una leggera “fibrillazione atriale” presentata dal paziente: in pratica, il battito del cuore negli ultimi giorni non è stato regolare. Episodi del genere, in pazienti che hanno subìto operazioni a cuore aperto come nel caso di Berlusconi, sono di solito legate a condizioni di stress, affaticamento o mancanza di sonno. Come appunto accaduto negli ultimi giorni, durante i quali il leader di Forza Italia è tornato prepotentemente in campo per fare campagna elettorale a favore del No al referendum. Già lo scorso 27 novembre Berlusconi era tornato in via Olgettina, da dove era stato dimesso a inizio luglio, per fare dei controlli: proprio in quell’occasione Zangrillo, che da anni è il medico personale del leader Fi, aveva sottolineato come un controllo si fosse reso necessario proprio perché “l’uomo non si sta risparmiando”. Le condizioni di Berlusconi, assicurano i sanitari che lo hanno in cura, non dovrebbero destare preoccupazioni: tutti i test sono eseguiti sotto la supervisione del suo medico curante Zangrillo. Che già in occasione degli esami precedenti, per descrivere lo stato di salute del cuore del premier, aveva usato la metafora delle auto da corsa: “Ormai più di vent’anni fa, la più straordinaria Formula 1 mai concepita iniziò a gareggiare e vincere – aveva spiegato in quell’occasione il primario del San Raffaele, tra i più intimi di Berlusconi -. Qualche mese fa abbiamo sostituito un pezzo importante del motore. Ora, in qualità di capo meccanico, devo consigliare prudenza e fare qualche test in più. Resta comunque la macchina più competitiva ed efficiente anche perché nonostante la ricerca e lo studio non c’è ad oggi niente che sia paragonabile”.
Non è la prima volta che, dopo l’operazione cardiaca subita nel giugno scorso, il cuore di Silvio Berlusconi viene sottoposto ad approfonditi controlli medici: a inizio ottobre l’ex Cavaliere era stato infatti ricoverato per qualche giorno negli Stati Uniti, al Columbia Presbyterian di New York, in seguito a un malore avuto sull’aereo che lo stava portando negli Usa, su cui si trovava insieme allo stesso Zangrillo. Che aveva così disposto, insieme con i colleghi americani, il ricovero per alcuni giorni dell’ex premier.