Emanuela Fiorucci, 66 anni, di Gubbio, è stata uccisa dal figlio William Leo, 37 anni, che le ha puntato al volto un fucile subacqueo e ha fatto partire la fiocina che le ha trapassato la mano e quindi la testa.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo ha prima cercato di aggredire la madre con un coltello da sub per poi prendere la fiocina, urlarle contro qualcosa e infine spararle.
Il fattaccio è avvenuto ieri in un appartamento al pianterreno di un palazzo in via Grotte d’Arcaccio, a Roma 70, dove ieri mattina poco prima delle dieci sono intervenuti i vigili del fuoco per domare un incendio. A chiamarli era stato proprio il figlio assassino. «Ci sono le fiamme in casa», ha detto al 115, prima di spararsi a sua volta un’altra fiocina in faccia.
A ricostruire l’accaduto i carabinieri della compagnia Eur intervenuti insieme con i pompieri.
I soccorritori hanno forzato una finestra per entrare in casa e spegnere il rogo, ma poi si sono imbattuti in cucina nel corpo della donna, disteso a terra, con la fiocina ancora infilata nella testa, e poco lontano anche del figlio, ancora vivo, che aveva tentato di uccidersi allo stesso modo.
Il 37enne è ora ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Sant’Eugenio. Dagli accertamenti dei militari dell’Arma, risulta che la donna era rimasta vedova da qualche tempo, il figlio non sembra fosse in cura presso strutture psichiatriche, anche se secondo il medico di base soffriva di questo genere di disturbi.
Una famiglia benestante, secondo i residenti della zona, con la signora Emanuela, originaria di Gubbio, che aveva ereditato beni immobili e terreni, soprattutto in Umbria.
Non sembra che in casa ci fossero problemi particolari, e questo rende ancora più misterioso il movente di un omicidio-suicidio tentato dal figlio della 66enne.
Non si esclude che William Leo sia stato colto da un raptus di follia in seguito a una lite scoppiata con la madre nella prima mattinata. Quindi avrebbe tentato di organizzare una messinscena, dando fuoco alla cucina e chiamando anche i soccorsi, prima di decidere di farla finita.