Due esperti truffatori seriali, un uomo e una donna, entrambi del ’77, di origine siciliana, gravati da numerosi precedenti specifici, hanno tentato una truffa ai danni di un eugubino del ’43. Tutto inizia la mattina del 20 dicembre 2016 quando la vittima, nel percorrere a bordo della sua auto via Leonardo da Vinci, all’altezza della piscina, sente una botta sullo specchietto.
Credendo di aver urtato un auto che stava procedendo in senso contrario decide di fermarsi sul primo posto utile e, visto i traffico, si ferma nel piazzale della Coop. Lì viene raggiunto da un auto, quella che aveva urtato precedentemente. I due occupanti, un uomo e una donna, gli chiedono 350 euro per il danno causato. Non avendo disponibile la cifra e ritenendo tra l’altro che fosse esagerata, l’uomo, non rendendosi conto di essere vittima di una truffa, consegna in buona fede ai due 70 euro per la riparazione dello specchietto.
Il caso ha voluto che a distanza di due mesi, mercoledì 22 febbraio scorso, l’inconsapevole vittima si trovava a percorrere la stessa via L. da Vinci, questa volta però nel senso opposto. Giunto all’altezza dell’ufficio postale sente urtare lo specchietto e come due mesi prima si ferma poco dopo. Incredibilmente si vede raggiungere da un auto, una lancia Ypsilon di colore scuro, e ancora più incredibilmente da questa scendono i due individui che poco tempo prima lo avevano truffato.
All’istante, così come la vittima li riconosce e realizza di essere stato truffato, allo stesso modo i due malviventi riconoscono l’uomo e si rendono conto di aver commesso un grave e fatale errore. Tentano di dileguarsi, ma l’eugubino li segue per un breve tratto e riesce a prendere il numero di targa. Si reca subito in caserma presso la Stazione Carabinieri di Gubbio per denunciare l’accaduto e il Comandante della Stazione, dopo una serie di accertamenti, riesce ad individuare i due presunti responsabili che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Perugia, sia per la truffa commessa a dicembre 2016, sia per quella tentata lo scorso mercoledì. In entrambi i casi i due hanno agito in concorso. Nei confronti dei medesimi è stata avanzata anche proposta di “foglio di via obbligatorio” per evitare che possano tornare nel comune di Gubbio.