E’ allarme acque contaminate a Gubbio, dove il problema della presenza dei solventi clorurari sta diventando un vero e proprio caso politico.
La problematica della contaminazione delle acquee sotterranee dell’eugubino era già emersa durante l’audizione dell’ecodistretto, che si è svolta da remoto lo scorso 13 gennaio, grazie alla dirigente di Arpa Umbria Sara Passeri, per poi essere ulteriormente approfondita da una relazione eseguita da Luca Peruzzi (Arpa Umbria) in cui venivano elencate le zone del territorio più colpite.
La consigliera comunale Giorgia Vergari ha sollevato la questione tramite un’interrogazione presentata dal Gruppo Misto.
Come si legge nel testo dell’interrogazione, “L’acqua è una risorsa indispensabile che sta diventando sempre più rara e preziosa. La pubblica amministrazione ha il dovere di salvaguardarla e garantirla alla comunità e alle future generazioni. Durante l’audizione dell’ecodistretto, svoltasi in videoconferenza il 13 gennaio scorso, la Dott.ssa Sara Passeri di Arpa Umbria ha evidenziato a tutti ‘Il problema di una grave contaminazione da solventi clorurati nelle acque sotterranee di Gubbio. Problema mai affrontato nonostante una montagna di controlli e che rende l’acqua sotterranea attualmente non fruibile e ne pregiudica l’utilizzo anche alle future generazioni’. Il Dott. Peruzzi di Arpa Umbria ha approfondito nella relazione, effettuata per la Commissione Ambiente del 19 febbraio, questo tema. Chiarendo anche le aree più o meno colpite del nostro territorio. L’obiettivo dell’ecodistretto è quello di mettere insieme un accurato monitoraggio non solo della qualità dell’aria, ma anche di acqua e suolo”.
Il Gruppo Misto interroga quindi il sindaco e l’assessore di riferimento per ottenere risposte su “quali azioni intendono intraprendere per affrontare questo grave problema relativo all’acqua che nuoce alla salute e al benessere dei cittadini e rischia di pregiudicarne anche l’utilizzo alle generazioni future”.