Il vice premier Luigi di Maio è arrivato prima delle 9 di giovedì 13 settembre alla Tagina di Gualdo Tadino. Un giro in fabbrica per annunciare nuove misure a tutela dei lavoratori (come la reintroduzione della cassa integrazione per cessazione attività) che il Jobs act ha abolito.
Una visita che fa seguito all’ormai famoso post Facebook in cui il ministro rivendicava il salvataggio dell’azienda, dopo l’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe che apre le porte agli ammortizzatori sociali, post duramente criticato dal vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, e dal sindaco di Gualdo, Massimiliano Presciutti.
Fra l’altro, Presciutti è stato l’unico esponente delle istituzioni locali a essere invitato, anche se in modo abbastanza inconsueto: «Tramite mia cugina Stefania Troiani, consigliere comunale M5s di Gualdo Tadino, che mi ha detto di parlare a nome della segreteria del ministro». Niente, invece, alla presidente della Regione Marini, tantomeno a Paparelli o all’unico consigliere regionale gualdese, l’ex sindaco forzista Morroni. Imbarazzo per l’esclusione ci sarebbe da parte dell’azienda e dei sindacati (che saranno alla Tagina), anche perché un po’ tutti sono coscienti che le risorse per la cassa integrazione sono state sbloccate sì dal governo, ma provengono da un plafond della Regione Umbria.