Arrestato un 33enne di nazionalità marocchina per aver aggredito con una bottiglia la sua ex donna incinta, lo straniero interrogato presso il tribunale di Spoleto avanti al giudice monocratico Maria Silvia Festa, si è difeso respingendo tutti gli episodi di violenza denunciati alla polizia dalla ex donna di 44 anni e contestati in aula dal pm Fernanda Cherubini. L’uomo ha negato tutto, ma è stato smentito da una testimone.
Dalle prime ricostruzioni parrebbe che sarebbero moltissimi gli episodi di maltrattamento, consumati presso l’abitazione di Foligno, dove la coppia ha convissuto tra alti e bassi, per sette sette anni, motivo per cui era stato fatto divieto al 33enne di avvicinarsi alla residenza della donna.
Durante l’interrogatorio il marocchino ha dichiarato che la ex compagna lo avrebbe più volte contattato per riallacciare il rapporto. A seguito di questa dichiarazione l’avvocato Barbara Romoli, ha chiesto al giudice l’integrazione probatoria per ascoltare alcuni testimoni e per i tabulati telefonici, ma la richiesta è stata respinta. Ora è attesa la discussione e la sentenza.