L’Ordine regionale dei Giornalisti ha aperto un fascicolo su quanto apparso e come sono stati trattati sui media sviluppi del delitto che ha visto come vittima l’avvocatessa Raffaela Presta.
L’accertamento punta a verificare se nella trattazione dell’evento qualche mezzo di comunicazione abbia violato il codice deontologico e in particolare la Carta di Treviso e il Codice della Privacy. Questo il comunicato diffuso dall’Ordine dei Giornalisti: ” Il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, riunito in seduta straordinaria, ha preso in esame la trattazione giornalistica della recente, tragica vicenda costata la vita all’avvocatessa Raffaella Presta. Sulla scorta di quanto emerso ad una prima ricognizione, e in attesa di ulteriori approfondimenti che vengono tuttora condotti, il Consiglio medesimo ha avviato un fascicolo di accertamento relativo alla corrispondenza tra quanto prodotto a livello giornalistico e i codici deontologici della categoria, il cui esito, qualora ce ne fossero i presupposti, verrà formalmente sottoposto all'attenzione del Consiglio di disciplina territoriale.
“In tutte le occasioni nelle quali la notizia riguarda un minorenne – ricorda il presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria Roberto Conticelli – il cronista è chiamato alla scrupolosa verifica del rispetto delle carte deontologiche della categoria, in particolare Carta di Treviso e Codice della Privacy. Non è concessa alcuna deroga ed ogni eventuale violazione verrà immediatamente segnalata agli organi competenti”.