Sei dei sette dipendenti del Comune di Stroncone che si trovano ai domiciliari da mercoledì scorso, perché accusati di un presunto caso di assenteismo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip Maurizio Santoloci. L'interrogatorio si è svolto stamani in tribunale.
Soltanto uno degli operai, un 37enne, difeso dall'avvocato Massimo Carignani, ha deciso di rispondere alle domande del giudice fornendo la sua versione, costituita a quanto pare, di parziali ammissioni e diverse contestazioni rispetto alla ricostruzione dei fatti realizzata dall’accua. Gli altri arrestati, prima di rilasciare dichiarazioni agli inquirenti, attendono invece di leggere tutte le oltre 800 pagine del fascicolo d'indagine della procura, che si avvale anche di alcune riprese video-registrate dai Carabinieri al momento della timbratura del badge personale.
I legali dei sette (cui viene contestata l'accusa di truffa aggravata continuata in concorso) hanno comunque chiesto la revoca degli arresti domiciliari e la sostituzione con misure meno afflittive. Oltre all'avvocato Carignani i difensori sono Giorgio Cerquetti, Federica Bigi, Massimo Proietti, Arnaldo Sebastiani e Gianluca Bassetti. Gli stessi legali sottolineano che la maggior parte degli episodi contestati riguardano ritardi o uscite anticipate dal posto di lavoro di pochi minuti e che i sette dipendenti assicuravano i loro servizi e la loro reperibilità anche fuori dal normale orario di lavoro.