Accusati di aver dato vita ad una associazione per delinquere finalizzata a truffare persone affette da gravi malattie degenerative, la Polizia di Terni ha arrestato sei professionisti operanti nel settore sanitario (medici, farmacisti, ingegneri biomedici e altre figure sanitarie), cinque dei quali in carcere e uno ai domiciliari.
Sarebbero circa 200 i casi al centro dell'indagine che avrebbe dell’incredibile se fosse confermata di pazienti affetti da Sla, Parkinson e altre patologie. In particolare gli investigatori ritengono che i sei, a vario titolo, abbiano divulgato su Internet un protocollo medico rivelatosi in realtà di nessuna efficacia. I sei agivano comunque tutti al di fuori di strutture pubbliche.
L’indagine su questa ignobile truffa era partita alcuni mesi fa da una segnalazione giunta alla Questura ed alla Procura della Repubblica di Rieti, e coordinata dal procuratore Alberto Liguori e dal sostituto Marco Stramaglia. Capo della frode, secondo l'accusa, sarebbe stato un avvocato che, dopo aver fondato l'associazione “Universita' popolare Homo & Natura”, da circa due anni esercitava abusivamente la professione medica in un centro estetico di Terni dove somministrava farmaci a oltre 200 malati, secondo un protocollo clinico di sua invenzione denominato “Seven to stand”.
Le cure venivano spacciate come alternative alla medicina ufficiale e gia' “testate” negli Usa, e ai pazienti di raccontava che potevano essere risolutive o comunque in grado garantire un considerevole miglioramento della qualita' di vita. Ciascun malaqto pagava tra i 2.000 e i 4.000 euro per una cura prolungata, circa 45 gionri, con un mix di sostanze farmacologiche (antibiotico, antimicotico, statina) contenute in capsule, pericolose per la salute pubblica e comunque del tutto inefficaci e, in alcuni casi, anche dannose per le patologie che avrebbero dovuto guarire. Ai farmaci veniva abbinata la fisioterapia cranio-sacrale.
Gli organizzatori della ignobile operazione avevano lanciato una campagna pubblicitaria, prevalentemente su internet, dove spacciavano come miracoloso il “protocollo terapeutico”.Venivano vantati anche riconoscimenti e registrazioni all'anagrafe dei Centri di Ricerca, anche al fine di percepire i contributi del 5×1000. L'avvocato e' stato arrestato e trasferito in carcereassieme alla sua compagna, una fisioterapista che praticava la fisioterapia cranio-sacrale presso il Centro Estetico sito a Terni e forniva indicazioni sull'assunzione dei farmaci, a un farmacista di Rieti che preparava il cocktail di farmaci, in parte importati dalla Cina e in parte gia' esistenti prescritti per altre malattie, a un medico odontostomatologo che fungeva da direttore sanitario del Centro Estetico e riceveva i malati rassicurandoli sulla efficacia terapeutica, e un ingegnere biomedico che si occupava prevalentemente del rifornimento dei farmaci e della campagna pubblicitaria creandone i loghi e gestendo il dominio ww.seventostand.com”. Agli arresti domiciliari è stato invece sottoposto un aiutante del centro estetico, svolgeva compiti di centralinista, autista e assistente durante le sedute dei massaggi. L'avvocato utilizzando il nome della sua “Università”, rilasciava false attestazioni di partecipazione a corsi formativi del “protocollo terapeutico” e istriva i complici sulle modalita' di accoglienza dei pazienti e di somministrazione delle “cure”.
I reati contestati sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe, aggravate dal gravissimo stato di salute delle vittime, tale da ostacolare la privata difesa.