Per l’omicidio di Alessandro Polizzi la Corte d’Appello di Perugia ha confermato l’ergastolo per Riccardo Manenti, indicato come esecutore materiale dell’omicidio, mentre ha ridotto la pena al figlio Valerio (mandante) portata da 23 anni (inflitti in primo grado) a 18 anni.
Il sostituto procuratore Dario Razzi aveva chiesto la conferma delle condanne mentre i difensori avevano chiesto oltre all’assoluzione di Valerio Polizzi, alla modifica dell’accusa del padre Riccardo da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale. Questa richiesta degli avvocati della difesa (Manuela Lupo, Giuseppe Tiraboschi e Francesco Mattiangeli) era stata appoggiata da una ricostruzione del delitto diversa da quella fornita dall’accusa. Secondo i difensori non ci sarebbe mai stata prova che Valerio Manenti abbia consegnato al padre la pistola per uccidere Polizzi dopo le aggressioni subite dal giovane, né le chiavi dell’abitazione di Julia.