“L’incubatore è uno spazio gratuito, in cui si incontrano saperi e competenze, in cui stili e metodi apparentemente lontani si mescolano, generando i codici del successo. La nostra mission è ricreare le condizioni ideali affinché i migliori talenti del nostro territorio possano esprimere il loro intuito e la loro creatività. Vogliamo essere la palestra delle idee. Per questo abbiano realizzato un hub concepito come un open space, uno spazio fisico e virtuale di condivisione delle idee, in cui entrare in connessione con un network di professionisti, creando le condizioni per un processo virtuoso, che potenzi le opportunità di business”.
Come riporta oggi Il Corriere dell’Umbria, è questa la presentazione di Dinamo Lab fatta da uno dei fondatori, Livio Rotini. Nelle scorse settimane si è svolta la procedura di selezione della commissione di Dinamo Lab, che ha valutato i progetti per l’accesso al percorso di incubazione, rivolto a startup e professionisti dell’alta Umbria.
Dinamo Lab, innovativa realtà nata a Città di Castello, in questi mesi ha ricevuto numerose e interessanti candidature da parte di giovani neoimprenditori e professionisti. La commissione ha selezionato tre progetti con caratteristiche e stato li avanzamento differente. Per ognuno di questi è stato stabilito un apposito piano di sviluppo, calibrato alle esigenze e ai bisogni riscontrati per ciascuna canlidatura. Nei prossimi giorni si procederà alla formaizzazione dei rapporti tra utenti e Dinamo Lab, prima di iniziare il processo di incubazione vero e proprio nel mese di ottobre, nel pieno rispetto di regole e vincoli imposti dalla situazione. L’idea di offrire uno spazio gratuito ai giovani imprenditori e professionisti altotiberini nasce da un’intuizione di Livio Rotini e Diego Innocentini, founders di Dinamo3d e Dinamo Adv, mossi dalla consapevolezza dei rischi del mercato e della difficoltà nel reperire nomiche e cognitive, per intraprendere un’impresa di successo. “Per questo spiegano vogliamo che i talenti locali abbiano il successo che meritano rimanendo a Città di Castello”.