Una cittadina di Cannara si era recata nella lavanderia self service del paese portando con sé un borsello contenente i propri gioielli, tre anelli in oro con diamanti. Le ladre di turno, madre e figlia, in quel momento presenti nell’attività commerciale, non hanno esitato ad afferrare il bottino ed occultare la refurtiva, che valeva all’incirca diciassettemila euro.
La vittima, accortasi della mancanza del borsello, ha chiesto spiegazioni alle due donne, le quali hanno subito respinto le accuse. La donna, dopo aver cercato ovunque il suo borsello in ogni angolo della lavanderia, ha quindi chiamato i Carabinieri che hanno subito avviato gli opportuni accertamenti.
Le ladre, interrogate, continuavano a dichiararsi innocenti e, del tutto ignare del sistema di videosorveglianza, sono state sottoposte a una perquisizione che ha permesso il ritrovamento dei preziosi gioielli. Madre e figlia hanno finalmente confessato ed ora dovranno rispondere di furto aggravato in concorso.
Nel corso dell’ultima settimana i Carabinieri di Cannara, a conclusione di una breve indagine, hanno inoltre identificato e segnalato all’Autorità Giudiziaria una pregiudicata di 74 anni, originaria di Carpi, per truffa e insolvenza fraudolenta. La donna, dopo aver ricevuto una fornitura di capi di abbigliamento per un valore di oltre 30 mila euro, si è resa irreperibile, omettendo in al modo di provvedere al relativo pagamento.
Il titolare dell’esercizio, un noto maglificio della cittadina cannarese, aveva quindi sporto denuncia dell’accaduto.