L’assessore di Bastia Umbra Filiberto Franchi rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione per aver pronunciata parole “offensive” durante la campagna elettorale contro la candidata a sindaco Catia Degli Esposti (attualmente consigliera comunale della Lega).
Fissato a luglio davanti al tribunale di Perugia il processo che vede Franchi imputato per diffamazione aggravata (articolo 595 del codice penale, terzo comma), “essendo il messaggio, comunicato a mezzo telefono in una chat, composta da più persone, dell’applicativo telefonico Whatsapp”.
L’assessore bastiolo in quota a Forza Italia è stato citato a giudizio dopo la querela presentata due anni fa dall’esponente leghista. All’indomani del primo turno elettorale, infatti, in un audio su Whatsapp che poi era stato largamente diffuso, si sentiva Franchi esultare perché la candidata a sindaco da lui sostenuta (l’attuale primo cittadino Paola Lungarotti) era finita al ballottaggio al contrario della Degli Esposti. Senza fare nomi, l’assessore uscente e ricandidato aveva parlato dell’avversaria politica come “culona schifosa“. Messaggio che secondo la Procura perugina “era univocamente riconducibile” a Catia Degli Esposti.
L’assessore si era poi scusato – “nell’euforia del momento si dicono delle cose che non si pensano” aveva detto. Ma le scuse non hanno frenato la Degli Esposti che aveva infatti querelato l’avversario politico per arrivare ora al processo penale. A difendere Franchi è l’avvocato Laura Modena; l’avvocato Flavio Grassini rappresenterà invece la parte offesa.