E’ stata aperta un’indagine a carico di ignoti per la morte di Adrio Rocchi, pensionato di 70 anni, rimasto folgorato a Bastardo,dietro il consorzio agrario a due passi dalla rotatoria. L’uomo, da quanto appreso, stava facendo due passi con i suoi cani lungo le sponde del torrente Puglia (un affluente del Tevere). Ad un certo punto li ha visti cadere nel torrente. Lui ha provato a soccorrerli ma è rimasto ucciso da una fortissima scarica elettrica. In seguito nel Puglia è stato trovato un cavo della rete elettrica locale. Dei tre cani, due sono morti mentre un terzo si è salvato. La moglie che era con loro è rimasta illesa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Foligno con una squadra, i sanitari del 118 e i carabinieri.
Il pm di turno Michela Petrini ha aperto un fascicolo, per ora a carico di ignoti, ipotizzando il reato di omicidio colposo e disponendo l’autopsia sulla salma del settantenne. Al vaglio, naturalmente, anche le manutenzioni compiute dal gestore sul tratto di linea elettrica in cui Rocchi è morto insieme ai suoi cani e davanti agli occhi della moglie, rimasta fortunatamente illesa. In questo senso è in fase di acquisizione la documentazione di E-Distribuzione con cui saranno ricostruiti tipologia e tempi degli eventuali interventi compiuti nel tratto di rete.
Servirà una perizia per configurare eventuali responsabilità sulla morte di Adrio Rocchi, 70 anni, ucciso sabato scorso dietro la sede di Bastardo (Giano dell’Umbria) del Consorzio agrario da una scarica elettrica che lo ha folgorato mentre tentava di soccorrere i suoi cani nel torrente Puglia, dove i carabinieri hanno subito trovato un cavo della rete elettrica.
La consulenza tecnica appare lo scenario più verosimile.
Dal canto suo il gestore E-distribuzione ha denunciato un furto di rame avvenuto nel tratto di linea in cui si è consumata la tragedia: «Dai sopralluoghi effettuati immediatamente dopo il fatto – ha fatto sapere il gestore con una nota – la linea elettrica di bassa tensione interessata dall’evento tragico è risultata integralmente manomessa con i conduttori in rame in gran parte tagliati e asportati e nella residua parte abbandonati nella vegetazione adiacente al torrente».
Per gli inquirenti al momento non ci sarebbe una correlazione tra l’incursione dei ladri e la morte di Rocchi, che aveva lavorato fino alla pensione nella centrale elettrica di Bastardo, ma le indagini della procura di Spoleto vanno avanti.