La pandemia ha necessariamente portato ad un utilizzo più frequente del web, dei siti e-commerce e dei social network, ma bisogna fare estrema attenzione alle truffe che spesso si nascondono dietro a uno schermo.
Soprattutto nell’ambito degli acquisti online, si insinuano persone senza scrupoli che approfittano degli ignari e spesso meno esperti acquirenti.
Gli importi delle truffe, solitamente, non vanno oltre il centinaio di euro per transazione.
Ecco le recenti segnalazioni succedutesi negli ultimi giorni sul territorio della Compagnia di Assisi:
- A Bettona un presunto truffatore ha notato la vendita online di una vettura e ha finto di volerla comprare, iniziando una serie di trattative con l’ignaro venditore. Una volta trovato l’accordo sul prezzo, il finto acquirente ha convinto il proprietario del mezzo ad utilizzare una carta ricaricabile, approfittando della scarsa dimestichezza dell’acquirente con i pagamenti telematici. Il malintenzionato si è offerto di guidare telefonicamente le operazioni. Invece di ricevere i soldi pattuiti, è stato l’ignaro venditore che accredita quasi 1.500 euro al truffatore;
- Ad Assisi un’altra persona ha messo in vendita un salotto su una nota piattaforma online ed è stato poco dopo contattato da un cliente che sembrava interessato. Il modus operandi della truffa è stato simile all’altro episodio: 2.600 euro pattuiti e indicazioni telefoniche su come utilizzare i pagamenti telematici. Anche in questo caso, invece di ricevere i soldi stabiliti, è stata ricaricata una “carta” del truffatore;
- A Santa Maria degli Angeli due donne, cercando cani di razza da acquistare, si sono imbattutte nel web in due venditori, entrambi con tanto di allevamento dichiarato (uno di maltese, l’altro di Spitz nano). Le donne si sono messe in contatto con i venditori, inizialmente gentili e disponibili. Le due acquirenti hanno effettuato due vaglia postali di 400 e 350 euro, a titolo di caparra, ma, immediatamente dopo l’incasso, i venditori sono spariti, non rispondendo più al telefono, né alle mail.
Le importanti attività investigative esperite dai Carabinieri hanno permesso di individuare tutti i presunti truffatori che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.